mercoledì 27 gennaio 2010

Bianco come la pece!


Quando cade la neve tutto cambia, tutto si trasforma, tutto appare nuovo.

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Ammetto però che inizio ad essere stanca del freddo, stanca di questo rigido e grigio inverno.
Ho bisogno di colore e calore.
Tutti gli anni mi capita la stessa cosa, assaporo la stagione fredda fino a gennaio. Accetto e amo il cambiamento delle stagioni ma arrivo ad un certo punto in cui non ne posso più.
Mi prende un po' la malinconia, la tristezza... queste giornate così simili, passate quasi interamente in questo ufficio che ormai inizio a destestare.
Quando la sera si esce, il freddo ti attanaglia, il buio ti stanca e lascia poco spazio alla vitalità e alla voglia di fare.
L'unico pensiero a quel punto è tornare a casa, trovare il calore del proprio nido, riabbracciare la persona o le persone che si amano e rimanere lì in tranquillità.
Se non ci fossero gli impegni prestabiliti la pigrizia spesso prenderebbe il sopravvento.
Mi ripeto, "forza dai, c'è ancora febbraio e poi in marzo ... primavera ti aspetto!"

Giorno della memoria


per non dimenticare le vittime della Shoah.
"Chi dimentica il proprio passato è destinato a riviverlo"
Primo Levi

martedì 19 gennaio 2010

La tavolata di Natale

Questo Natale è stato per me il più bello di questi ultimi anni!
Eravamo finalmente tutti assieme... la mia famiglia e la famiglia del mio compagno nella nostra nuova casa.
Le settimane precedenti mi hanno vista indaffarata per preparare i portatovaglioli in feltro, pitturare gli angioletti segnaposti, scegliere le tovaglie, comporre il centro tavola, e tutte queste attività mi hanno fatto assaporare prima e piano piano questa festa.
E naturalmente mentre io pensavo ai decori c'era chi si ingegnava per allestire una tavola lunga 19 posti!
La mattina mi sono alzata e ho preparato tutto con cura, aiutata anche da mia mamma.
La cura che ci mettevo era la stessa con cui volevo accogliere tutti perchè stessero bene.

Quando sono arrivati tutti è iniziato il Natale!
E' stato emozionante: tra auguri, brindisi, chiacchere, canzoni, giochi, pacchetti da scartare, balli e tante cose buone da mangiare, scherzi, film, sonnellini, tisane, compleanni e abbracci.
Ero stanca, a tratti indaffarata ma sempre felice.
La festa è terminata alle dieci di sera quando, l'ultimo nipotino di 6 anni con il suo simpatico accento francese uscendo si è avvicinato e ci ha detto
"gRazie zii peR questa bellissima gioRnata!"








Mi auguro che il vostro Natale sia stato altrettanto piacevole.

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