lunedì 30 marzo 2009

Lettere e contraddizioni

Un compagno attivo o passivo?
Per anni ho sognato e sperato di trovare una persona che fosse collaborativa in casa.
Non intendo collaborativa semplicemente nel lavoro, riordinare, gestire, pulire... ma qualcuno che partecipi attivamente alle scelte delle cose di tutti i giorni.
Cosa e come cucinare, che piatti usare, che quadro appendere, che piantine sistemare sul terrazzo, il tipo di fantasia per i cuscini sulle sedie, il colore di una candela, il portasapone o il portaspazzolini per il bagno, scegliere assieme una tovaglia nuova, un copriletto.
Cerca che ti cerca... (a dire il vero nemmeno molto per fortuna), ho trovato una persona così, ho trovato il mio compagno di mille avventure.
Cuciniamo assieme (a volte addirittura più lui), scegliamo assieme tutto, e ora che stiamo di giorno in giorno creando la nostra nuova casa mi rendo conto che le scelte condivise sono ancora più sentite, più godute e fortunamente finora tutte in completo accordo.

Una mattina passeggiando per le vie del centro, in una vetrina ho viste esposte le lettere in legno da arredo... sono mesi che le vedo in fotografate in alcuni blog, mesi che fantastico sul dove sistemarle.


Ho tratto da alcuni blog sotto citati alcuni esempi:
Immagini tratte da seifengarten.blogspot.com

Immagine tratta da biskopsgarden.blogspot.com


L. :"che dici ne prendiamo un paio di sistemare su una mensola?"
M.:"No dai, non mi piacciono proprio! Altre cose da spostare quando c'è da spolverare?"
L.:"Ma dici sul serio? Non ti piacciono?"
M.:"Sul serio, non mi piacciono"
L.: "Uffi! Ma perchè non fai parte di quell'ampia fetta di uomini che NONGLIENEIMPORTAUNTUBO di cosa mette una donna in casa?!"

on air: "Don't Think Twice, It's All Right" - Bob Dylan

venerdì 27 marzo 2009

Buon pane...

Un altro acquisto... e un'altra conquista nel "fatto in casa"!
Questa settimana visto che la macchina del pane veniva offerta a condizioni particolari, ci siamo decisi e l'abbiamo presa.
Ora facciamo parte del grandissimo gruppo dei fans della MDP.
Qualche mese fa grazie alla nostra amica Blunotte l'avevamo provata e ci era proprio piaciuta.


In effetti non sono richieste grandi doti culinarie, basta mettere gli ingredienti nella macchina e alla fine del programma si estrae un bel panetto croccante con un profumo che si diffone per tutta la casa.
Lo abbiamo preparato ieri sera, così questa mattina lo abbiamo servito assieme ai croissants nella nostra speciale colazione.
In casa avevo un cestino portapane e fortunatamente è della misura perfetta per contenere il nostro pane.

Chi lo fa... lo aspetti!

Quasi un anno fa, forse ve lo ricorderete, avevamo fatto una sorpresa ai nostri cari francesini!
Conoscendo Alessia eravamo quasi certi che una volta o l'altra questo bello scherzetto ci sarebbe stato contraccambiato!
E così è stato.
Questa mattina alle 05.30 quando eravamo ancora immersi tra le braccia di morfeo, al calduccio sotto il nostro piumone, con la testa adagiata sui morbidi cuscini e davanti a noi ancora 2 ore abbondanti di sonno... E' SUONATO IL CAMPANELLO!
Quando il campanello suona in certi orari, diciamo, inusuali, credo sia normale scattare assieme sull'attenti in qualche secondo e camminare trafelati verso il cotofono.
"Chi è?"
Che super sorpresa: erano loro!... Alessia con JM e i tre nipotini, chi più addormentato chi più sveglio direttamente da Paris in auto.
All'inizio, complice il sonno, eravamo davvero senza parole. Circa un mese fa dovevano arrivare ma a causa di un documento incompleto per la piccolina, all'aeroporto di Parigi avevano ricevuto uno "stop! non potete andare all'estero". La delusione era stata tanta, e più o meno una volta alla settimana chiedevamo notizie sui tempi necessari per questi documenti che a quanto pare finalmente sono stati preparati.
Ed eccoli qui, tutti cinque a casa nostra all'alba con un bel sacchetto di croissant francesi a fare colazione assieme a noi!
I tre folletti sono proprio cresciuti, ora per un pochino ce li possiamo godere!






On air: "Emmenez-moi" - Charles Asnavour

mercoledì 25 marzo 2009

Pentolone, polentone!

Stiamo proprio diventando dei veri polentoni!
Visto che ultimamente mangiamo meno pane... (almeno fin quando non acquisteremo l'utilissma macchina del pane) abbiamo riscoperto l'amore per un cereale tipico delle nostre zone: il mais, dal quale si ricava la polenta.
A casa mia, avendo una nonna trentina, non abbiamo mai mangiato la polenta pronta, o la polenta preparata in 8 minuti. Mia nonna la cucinava in un tegame di rame direttamente sul vivo fuoco del camino. Mia mamma, visto che abitavamo in appartamento, si era munita del tipico paiolo con frusta elettrica. E' vero, non è la stessa cosa, paragonata alla polenta cucinata sul camino, ma è di gran lunga migliore delle polente pronte. E così da un paio di mesi, avevamo preso l'abitudine di chiedere a mia mamma la sua pentola in prestito almeno una volta la settimana. Poi, la settimana scorsa, una sorpresa, mia mamma è arrivata con un bel pacco dono... il nostro paiolo in rame con slow mixer.
Questa sera lo abbiamo inaugurato!
Vedere la frusta che gira lentamente facendo sbuffare la polenta mi ha sempre divertita e affascinata, e poi è veramente comodo, in 40 minuti senza fatica il giallo cereale caldo e soffice è servito! mmm che bontà!





on air: "Life on Mars?" - David Bowie

martedì 24 marzo 2009

Il dono...

Il dono eccelso che di giorno in giorno
e d'anno in anno da te attesi, o vita
(e per esso, lo sai, mi fu dolcezza
anche il pianto), non venne: ancor non venne.
Ad ogni alba che spunta io dico: "È oggi":
ad ogni giorno che tramonta io dico:
"Sarà domani". Scorre intanto il fiume
del mio sangue vermiglio alla sua foce:
e forse il dono che puoi darmi, il solo
che valga, o vita, è questo sangue: questo
fluir segreto nelle vene, e battere
dei polsi, e luce aver dagli occhi; e amarti
nicamente perché sei la vita.


Ada Negri



venerdì 13 marzo 2009

March


Siamo in marzo, la primavera è alle porte... e noi la festeggiamo.
I fiori in casa danno colore, creano un'atmosfera fresca e gioviale. Una bel vaso di kalanchoe che stannno sbocciando, dei giacinti che presto si schiuderanno e qualche fiore reciso. E' come una terapia di profumi e colori.
Marzo è un mese che mi piace, le giorante si allungano, presto ci sarà il cambio dell'ora, le temperature si stanno facendo più miti. I prati fioriscono, i fili d'erba sono più forti ed eretti, più energici, le pratoline si moltiplicano e scorgo manti azzurri di nontiscordardime.
In questo mese festeggiamo il nostro anniversario, e quest'anno abbiamo festeggiato anche la nostra nuova casetta. Si, in estate cambieremo casa, una casetta con il giardino ci aspetta!
Siamo molto contenti ed entusiasti. La concentrazione ora è tutta riversata in questo, il tempo libero lo dedichiamo in gran parte a questo nostro progetto. Non è ancora ultimata, l'impresa sta terminando l'interno, e a noi piace vederla prendere forma piano piano.
L'altra sera siamo andati a fare uno dei nostri giri, c'era un tramonto bellissimo, i raggi del sole entravano dalle finestre e baciavano il muro in cui ci sarà la cucina, ci siamo abbracciati e ci siamo lasciati avvolgere da questa luce.
E poi tornati a casa... ci siamo riposati e riscaldati con una cenetta molto gustosa e tipica a base di polenta, spezzatino, formaggio verde e naturalmente una buona bottiglia di vino rosso.


On air :"Across The Universe" - The Beatles

martedì 10 marzo 2009

Sole e nuvole

Oggi che in cielo, come ieri, non trovo una nuvola, che l'aria è tersa come non succede spesso, che l'orizzonte sembra ancora più lontano, e le montagne ancora più vicine... quasi a portata di mano... vorrei farvi leggere una poesia sulle nuvole.
Si tratta di una canzone di Fabrizio De Andrè che ho ascoltato in auto ieri sera tornando con il mio amore da una splendida e romantica cenetta fuori. Dopo una passeggiata per le vie di Verona che ci ha visti camminare con il naso all'insù in Piazza delle Erbe e in Piazza dei Signori per ammirare le stelle e la luna bianca e quasi piena che davano ai palazzi antichi e alla Torre dei Lamberti una luce mangica, quasi di fiaba.
In quell'atmosfera silenziosa, con la sua mano calda e morbida che stringeva la mia... tutto mi sembrava ancora più speciale...
Quando c'è amore anche le nuvole, a volte, si riescono a guardare in modo diverso... proprio come sta facendo Chiara a cui mando un forte abbraccio.



Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore
Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

Fabrizio De Andrè


mercoledì 4 marzo 2009

Ridere, fa bene...

cantare fa bene!
Ne ho avuta la conferma ieri.
Mi sono svegliata con il mal di testa, che purtroppo mi tiene compagnia da qualche giorno. Sull'ora di pranzo ero proprio ko, e ho cercato di resistere al lavoro per finire alcune cose. Quando finalmente sono andata a casa mi sono stesa sul divano in silenzio con un cuscino sopra la faccia.
Non mi sarei più alzata. Stesa avevo un po' di sollievo almeno al collo e alle spalle.
Poi, ho guardato l'ora, erano le 18.40 e alle 19.00 sarei dovuta andare alla lezione di recitazione e poi di canto...
La voglia c'era, la curiosità anche, ma non mi sentivo per niente bene.
Ma come potevo mancare? Ormai lo spettacolo, il musical che faremo a fine anno è stato deciso:
sarà SISTER ACT... quindi in queste lezioni iniziamo la preparazione, i testi delle canzoni, forse i personaggi...
Bene, mi sono alzata e con fare abbacchiato sono salita in auto.
E' stata decisamente la scelta migliore.
L'insegnante di dizione ci ha fatto fare un sacco di esercizi particolari per la voce, per imparare ad usare a comando tutti i nostri toni vocali. Non sapevo quanto potesse essere salutare, urlare, sussussare, acclamare a gran voce un frase, o pronunciare delle esclamazioni con tono arrabbiato. In tutto questo, naturalmente, capita di ridere, e anche molto.
La lezione è stata liberatoria, e per me è una continua scoperta.
E poi viaaaa a cantare! Un'altra dose di positività, un'altra dose di buonumore, di allegria.
Il brano che abbiamo preparato è My God, in cui ci sono alcuni pezzi da cantare singolarmente (brevi per fortuna).
Il solo pensiero di uno spettacolo da fare mi mette agitazione, ma un'agitazione positiva, un brivido che corre tra la vergogna, il timore di sbagliare e la voglia di mettersi in gioco, di emergere. Cantare in gruppo, allinearsi, scambiarsi degli sguardi di conferma nel momento in cui si sentono miglioramenti, udire questo gruppo di voci diverse che cercano di andare nella stessa direzione è terapeutico.
Mi piace, tutto questo mi piace proprio tanto, mi diverte, mi FA STARE BENE!
In macchina al ritorno, cantavo e ridevo, ridevo e cantavo, non vedevo l'ora di arrivare a casa a raccontare le cose imparate e a cantare il mio pezzo di My God a Marcello...
Sono entrata in casa, ho trovato una tavola imbandita, Marcello aveva cucinato un sacco di verdure crude e cotte perchè questa è la nostra settimana della salute e della buona alimentazione. Perchè facendo Shiatsu ha imparato a scegliere i cibi anche in base allo Ying e Yang e alle nostre caratteristiche proprio come ha spiegato bene la cara Cobrizo.
L'ho inondato con le mie chiacchere, i miei anedotti, i miei "vocalizzi" e infine con tutta la canzone... e il suo entusiasmo nell'ascoltarmi, il suo essere contento per me mi ha fatto ancora una volta capire quanto sia importante LUI per me, quanto sia fantastico avere una persona così al mio fianco, quanto stiamo bene.
uh uh quasi dimenticavo di dirvi quello per cui avevo iniziato questo post...
il mio mal di testa già dopo mezz'ora di corso era completamente svanito! :-)
Buona giornata a tutti, buona musica, e mi auguro buone risate!


on air: "My god"

martedì 3 marzo 2009

Sorridi...

"Un giorno senza un sorriso è un giorno perso"

Charlie Chaplin

Il sorriso è un'espressione del volto umano.

Il sorriso manifesta serenità, benessere e apertura nei confronti di un'altra persona. Un sorriso è come una buona accoglienza. L'espressione viene usata sia per manifestare uno stato emotivo, sia come strumento di comunicazione nel rapportarsi con gli altri.
Nel primo caso il sorriso è spontaneo e quasi involontario, compatibilmente con il carattere e le attitudini della persona. Nel secondo caso invece il sorriso è incanalato in un codice di comportamento, e può essere dunque semplicemente una forma convenzionale di approccio. Un sorriso può essere dunque più o meno sincero e spontaneo, e non sempre sottintende un atteggiamento di apertura verso l'altro quanto piuttosto l'espressione di un personale stato d'animo.
Il sorriso rappresenta comunque nella cultura comune l'espressione della felicità. Sono quindi dell'idea che un sorriso generi un altro sorriso, come una reazione a catena. Questo su volti umani, su persone predisposte, aperte... In alcuni casi, purtroppo ci si trova davanti un muro, che interrompe la catena, ed è un vero peccato. E' proprio come sbattere la testa contro un vetro, come lanciare dei semi sull'asfalto.

Nei neonati il sorriso è semplicemente una reazione del sistema nervoso ma già dal IV mese diventa una reazione ad uno stimolo fino a diventare strumento di linguaggio e quindi di socializzazione. Avete mai osservato quanto sorridono e come lo fanno i bambini? Spesso, e in maniera del tutto spontanea ...

Nonostante ci si riferisca propriamente al sorriso pensando alla sola bocca, l'espressione coinvolge anche gli occhi. La carica espressiva e comunicativa del sorriso deve proprio allo sguardo la sua profondità. Un sorriso sincero e istintivo stira le labbra di netto e rende più vivace e profondo lo sguardo. Al contrario, un sorriso forzato o di circostanza non cambia lo sguardo, limitando a contrarre i muscoli della bocca.

E allora forza, un bel sorriso! Sono convinta che il nostro umore possa cambiare affrontando la giornata con un sorriso perchè predispone noi e i nostri interlocutori ad un rapporto più sereno.

Tenere la fronte agrottata e lo sguardo corrucciato non fanno bene ne a noi ne agli altri, e poi vengono le rughe!

on air: "Il miglior sorriso della mia faccia" - Paolo Conte

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