sabato 13 dicembre 2008

13 dicembre... Santa Lussia

Santa Lussia
I l'à fati su de note,
co le asse e col martel,
co le tole, mèse rote,
piturade da cortel,
co 'na tenda trata sora
co i lumeti trati là...
L' è così che salta fora
i bancheti de la Brà!
Là, gh'è paste, là, gh'è fiori,
gh’è i zugatoli da un franco,(i zugatoli da siori)
ma ghi n’è che costa manco;
ghi n'è fin che costa un besso,
e ghi n’è che de val tri...

«Con parmesso, con parmesso,

che vòi vedarli anca mi.»
Le puote bele bianche,
le se buta fora in strada;
un caval da do palanche
l’è drio a trarme una peada...
Sto tranvai co i so vagoni
par che el fassa: fu, fu, fu!
..."Bei maroni, bei maroni,
de comandelo, anca lu?
"Giovanin, l’è meso mato
par sta bela carossina;
"Mandolato! Mandolato
tuto mandole e farina"
Quanta gente! Che boresso,
drio a ‘na tromba che fa piiiii....
«Con parmesso, con parmesso,
che vòi vedarla anca mi.»
Me morosa picinina
de girar no l'è mai straca;
se la cata una vetrina,
l'è nà pégola che taca;
la roversa fin i oci,
la me sburta e, signor sì,
se badasse a i so zenoci,
cossa mai saria de mi!
Me morosa piassè granda,
la rasona e la me scolta,
mai de mi no la se sbanda,
l'è un piasèr condurla in volta....
La me dise in te una recia:
«No sta spendar, l'è pecà!»
Me morosa piassè vecia,
l'è la prima dela Brà!

Berto Barbarani

Adoro questa poesia in dialetto veronese, esprime proprio la festa di questo giorno passeggiando tra le bancarelle di Santa Lucia che vengono allestite in Piazza Brà. Una volta la recitavo in questo giorno assieme ai miei nonni veronesi e a mio papà.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

che bella quella campana. per noi la magia è stata il 6, giorno di san nicolò! sono bellissime queste tradizioni e... quanti bei ricordi! ;-))

Nella mia soffitta... ha detto...

Che carina! Anche se non conosco il tuo dialetto, il suono delle parole, il ritmo delle frasi, la filastrocca delle rime... la rendono così allegra e musicale! :-) :-D

valeria ha detto...

Che bella!!! Vorrei tanto sentirtela leggere a voce alta. Se vuoi farti due risate con il mio veronese maccheronico, te la leggo (davanti alla promessa cioccolata calda!!!!)
Ps. Ed Elena ti recita pure la poesia di Santa Lucia!!!

Royal cake ha detto...

c'ho impiegato i miei 20 minuti per leggeròa, ma l'ho capita , carina!

Heidi ha detto...

Sono tornata indietro nel tempo, i miei nonni veneti ognittanto tra loro lo parlavano e perciò ho immagazinato alcuni vocaboli, non l'ho decifrata purtroppo tutta!

Heidi ha detto...

Aggiungo...ora mi è sovvenuta una cantilena che sempre i miei nonni cantavano, ma è sulla candelora..."Candelora candelora de l'inverno semo fora e se piove e tira vento de l'inverno semo dentro..." la conosci per caso,io non la ricordo tutta, mi aiuti? e quand'è con esattezza la candelora, ricordo forse prima di Pasqua? Grazie!

Fastidiosa ha detto...

@Cobrizo: che bello avere delle tradizioni da mantenere, e a volte anche da imparare!

@Chiara: il suono è bello, e quando la recitava mio nonno rimanevo incantata, magari metterò la traduzione!

@Valeria: si volentieri, la tua versione con accento toscana sarà molto simpatica e la poesia di Elena più dolce di una cioccolata!

@Blunotte: l'hai capita? bravissima, stai migliorando di giorno in giorno. Cmq è un dialetto "antico".

@Heidi: he he è davvero strano, conoscendolo mi pare tutta comprensibile, la traduzione a questo punto mi pare d'obbligo! Spero di riuscire a scriverla presto. :-)
La candelora viene festeggiata dalla chiesa cattolica il 2 febbraio... brava, l'hai scritta benissimo!
"Quando vien la Candelora
da l'inverno semo fora,
ma se piove o tira vento,
nell'inverno semo dentro".

baci

livi ha detto...

la mia bella fastidiosa....mi siete mancati....spero che sono tornata...siiii...lo spero!!! abbracci livi

Anonimo ha detto...

lol,so nice

Anonimo ha detto...

Qualcuno può tradurla???? Grazie

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